Una scienza della società
Una scienza della società
SCIENZA DELLA SOCIETÀ E SCIENZA DELLA NATURA
Occorre dare una definizione all'aggettivo scientifico.Nel nostro linguaggio comune colleghiamo la scienza a discipline fisico-matematiche, queste discipline le colleghiamo a operazioni, che ci conducono al lavoro dello scienziato.
Il suo lavoro consiste nell'osservazione-verifica-elaborazione di teorie, previsione e controllo dei fenomeni.
Vengono poste dunque delle domande:
- È a questo modello di scientificità che si uniforma la sociologia?
- Oppure utilizza procedure e criteri differenti?
IL MODELLO DI COMTE...
Secondo lui il sapere sociologico necessità di essere modellato dalle scienze naturali. Nell'intenzione di Comte, elaborare una "scienza nella società" aveva un significato ben preciso.
Lui riteneva che l'umanità fosse arrivata a un momento cruciale della storia, che è caratterizzato dalla mentalità scientifica in ogni ambito del sapere e della cultura.
Secondo Comte lo scopo della scienza consisteva nell'applicare ai fenomeni sociali le procedure di tipi empirico, con lo scopo di cogliere le leggi generali al fine di prevederne i futuri svolgimenti.
... E I SUOI LIMITI
Questo modello, che individua lo scopo dell'indagine sociologica, nella ricerca delle "leggi" che regolano i fenomeni, rivela ben presto i suoi punti deboli.
L’idea che lo scienziato possa andare in cerca di regole immutabili e non suscettibili di correzione, risulta poco plausibile anche nell'ambito delle scienze naturali. Inoltre paragonare la sociologia a discipline fisico-matematiche
appare improprio sotto diversi aspetti.
appare improprio sotto diversi aspetti.
- in 1. luogo: gli esseri umani non sono molecole o corpi celesti, per i quali si possa ipotizzare una costanza di comportamento e un completo controllo delle condizioni che consentono la suo osservazione
- in 2 luogo: gli esseri umani sono dotati della capacità di di attribuire significati e scopi al loro agire.
IL VALORE CONOSCITIVO DEL SAPERE SOCIOLOGICO
La definizione di scienza che risale sia dal dibattito epistemologico, sia dalla pratica degli specialisti dei diversi settori del sapere è quella di conoscenza basata su:
La sociologia= scienza empirica = basata sulla necessità di verificare direttamente la bontà e la plausibilità di un'idea o di un'opinione.
La capacità della sociologia è di "spiazzare"
il senso comune, mostrando come le idee che le persone si formano sulla realtà sociale siamo spesso empiricamente infondate.
Le concezioni sulla società nel senso comune rappresentano spesso l'esito di un uso frettoloso e superficiale dell'induzione, ovvero un procedimento logico grazie al quale ricaviamo da casi ed esperienze particolari affermazioni e conclusioni di carattere generale.
L'ELABORAZIONE TEORICA IN SOCIOLOGIA
Per intraprendere una ricerca occorre dunque avere chiara una teoria generale su ciò che si intende studiare, che guidi nella selezione di ciò che è significativo e importante prendere in esame.
A questo si riferisce sostanzialmente il concetto di "momento teorico" in sociologia, precedente la raccolta dei dati empirici.
Il filosofo statunitense Thomas Kuhn ha chiamato paradigmi i l'insieme organizzato dei presupposti che, in un certo momento storico, guidano l'attività degli studiosi di una determinata disciplina scientifica.
Secondo lui, la storia di una scienza non procede per semplice accumulazione di nuove conoscenze, ma anche per mutamenti di paradigma che la comunità scientifica effettua periodicamente, quando nel procedere, si imbatte in problemi che non hanno soluzione.
I PARADIGMI IN SOCIOLOGIA
Le differenti prospettive che gli studiosi adottano nello studio dei fenomeni sociali sono difficilmente riscontrabili in sociologia.
I 2 principali paradigmi antagonisti, a cui si possono ricondurre le diverse teorie sociologiche, sono:
Per il paradigma della struttura la "società" = meccanismo dotato di leggi proprie, che funzionano in modo totalmente indipendente dalle azioni e dalle scelte degli individui che la compongono.
I sostenitori del paradigma dell'azione ritengono che la società = prodotto delle azioni e delle interazioni tra gli individui. Il compito della sociologia sarà lo studio dell'agire sociale.
L'idea della sociologia come studio scientifico dell'agire sociale è stata sostenuta per la 1. volta dal sociologo tedesco Max Weber e dalle ricerche sociologiche nate all'interno della scuola di Chicago.
L'OGGETTIVITÀ DELLA SOCIOLOGIA
L'oggettività è una delle nozioni che maggiormente colleghiamo al concetto di scienza.
L'oggettività si contrappone alla soggettività = individuale, personale, dipendente dal punto di vista di chi giudica.
PUBBLICITÀ E CONTROLLABILITÀ DEI RISULTATI
Il criterio che determina l'oggettività di una conoscenza o di un complesso di conoscenze è dunque il carattere pubblico e controllabile dei risultati ottenuti.
LA SOGGETTIVITÀ DEL RICERCATORE
La peculiarità dei fenomeni oggetto alla ricerca sociale rischia di coinvolgere valori e orientamenti culturali del ricercatore, introducendo così un potenziale elemento di "soggettività" nell'edificio della ricerca.Quindi, la soggettività del ricercatore è ineliminabile, ma è anche ciò che da alla ricerca uno spessore scientifico umanamente significativo.
LA DISCIPLINA DELL'AVALUTATIVITÀ
Durante il giudizio sui fenomeni oggetto di studio la soggettività del ricercatore si deve fare da parte.
è necessario comprendere l'agire umano in base al significato, conferitogli dal soggetto che agisce, comporta infatti che il ricercatore metta da parte i propri giudizi personali e si sforzi di separare la descrizione dei fenomeni sociali dalla loro valutazione.
A questa autodisciplina intellettuale il sociologo Max Weber ha dato il nome di avalutatività.












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