I "classici" dell'antropologia
Verso il relativismo culturale
Boas ha studiato le società degli indiani americani del Nord-Ovest. Celebre e la sua analisi sul potlach, una cerimonia.
Questa cerimonia è una gara sociale, che fa circolare la ricchezza, conferma il rango e impedisce l'eccessivo accumulo di beni di una sola persona.
Secondo Boas, ogni cultura possiede delle peculiarità che la rendono unica e irriducibile a uno schema universale.
↳ = particolarismo culturale = ogni cultura deve essere studiata e compresa in relazione allo specifico ambiente in cui si sviluppa
↳ il particolarismo è la premessa è alla base del relativismo culturale (= tutte le culture hanno una loro validità; ⇆ etnocentrismo = una cultura si reputa migliore delle altre)
Cultura e personalità

La scuola antropologica di "Cultura e personalità", nasce intorno al 1930 negli Stati Uniti per mezzo di allievi di Boas.
I membri principali di questo orientamento furono: Abrem Kardiner (1891-1981), Ralph Linton (1893-1953), Ruth Benedict (1887-1948), Margaret Mead (1901-1978)
↳ loro caratterizzano la cultura = sistema di comportamenti che caratterizzano un determinato ambiente sociale, trasmesso in generazioni attraverso l'inculturazione

Tutti i membri di una cultura condividono una personalità base.
Celebri sono le ricerche comparative di Margaret Mead condotte su 2 popolazioni della Nuova Guinea: gli Arapesh e Mundugumor; dai quale rileva una correlazione tra metodi educativi e tratti della personalità.
Ricerca:
Gli Arapesh, vezzeggiati e nutriti abbondantemente erano tranquilli.
Mundugomor sono stati allevati con metodi duri e frustranti e manifestavano spesso comportamenti violenti.
Malinowski: il lavoro sul campo
Egli era un emigrante culturale e dal 1914 - 1918 staziona nella isole Trobriand. Facendo ricerche sul campo nascono alcuni dei suoi volumi più famosi.
Uno di questi è "Teoria scientifica della cultura", in cui Malinowski evidenzi i fondamentali teorici del funzionalismo.
Mentre è sulle isole si immerge nella vita sociale degli indigeni, senza fermarsi alle apparenze e cerca di capire la funzione sociale di tutte le usanze. ad esempio in uno dei saggi descrive il kula (= forma di scambio cerimoniale).
Lévi-Strauss: l'antropologia strutturale
Claude Lévi-Strauss e la figura rappresentativa dell'antropologia strutturale, l'insieme delle teorie che individua le strutture sociali, che sono alla base di tutte le culture.
Il problema per eccelenza dell'antropologia:
che cosa sistingue gli uomini dagli animali? dove si colloca la linea di confine tra la natura e la cultura?
Strauss afferma che questa linea di confine si trova nell'insieme di 3 legami che costituiscono l'atomo parentale.
3 legami:
- legami di affinità conseguenti al matrimonio
- legami naturali di filiazione (genitori-figli)
- legami di consanguineità (fratelli)

Divieti e obblighi
La più importante → il tabù dell'incesto che proibisce l'esogamia (= sposarsi al di fuori del proprio gruppo di appartentenza); l'endogamia (= unioni che avvengo all'interno del proprio gruppo di appartenenza)
Marvin Harris è stato il principale esponente del da lui definito "materialismo culturale", che secondo termini antropologici può venire considerato la traduzione delle seguenti teorie:
- materialismo storico → Karl Marx; quello che distingue l'uomo dagli animali e l'attitudine a lavorare e produrre
- la selezione naturale → Darwin
- psicologia comportamentista e la demografia → Malthus
Alla base del materialismo culturale c'è una visione naturalistica dell'Homo sapiens, che deriva dalla scienze biologiche e psicologiche. L'uomo è un insieme di bisogni, pulsioni, preferenze, avversioni e tendenze conportamnetali geneticamente prestabiliti.
Nella sopravvivenza lo strumento principale dell'Homo sapiens è la cultura, che è l'insieme delle risposte umane alle sfide lanciate all'ambiente.
L'antropologia interpretativa di Clifford Geertz







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